Wolfgang Laib (Metzingen, Germania, 1950), vive e lavora tra il sud della Germania, il sud dell’India e New York. Dopo gli studi in medicina presso l’Università di Tübingen si dedica alla pratica artistica creando sculture e installazioni che sembrano collegare passato e presente, l'effimero e l'eterno, utilizzando materiali organici semplici ma altamente simbolici, solitamente associati al sostentamento, come polline, latte, cera d'api e riso.

Il suo lavoro è stato presentato a Documenta (1982, 1987) e alla Biennale di Venezia (1997, 1999, 2019), mentre la sua prima grande mostra istituzionale si è tenuta al Musée d'art moderne de la ville de Paris (1986). In seguito è stato protagonista di numerose mostre personali, in particolare all'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington (2002), al Dallas Museum of Art (2002), alla Haus der Kunst di Monaco (2002-03), alla Fondation Beyeler di Basilea (2005-06), alla Fondazione Merz di Torino (2009) e al MMK Museum für Moderne Kunst di Francoforte (2010).

La sua più grande opera in polline è stata installata nell'atrio del MoMA di New York nel 2013. Nello stesso anno, la prima installazione permanente dell'artista, una stanza di cera d'api, è stata inaugurata alla Phillips Collection di Washington e nel 2014, ha realizzato una camera permanente sotterranea di cera d'api lunga 40m, nello studio La Ribaute di Anselm Kiefer a Barjac.

Nel 2015 ha ricevuto il Praemium Imperiale a Tokyo.

In Italia, a Firenze, nel 2019, il Museo del 900, ha presentato il suo lavoro in diversi siti storici: Convento di San Marco, Cappella Magi in Palazzo Medici-Riccardi, Capella Pazzi in Santa Croce  e al Sepolcro Rucellai in San Pancrazio.

Nel 2023 il Kunstmuseum Stuttgart gli dedica una personale e presenta il documentario “Wolfgang Laib: Here, Now and Far Beyond”.
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