Michele Guido

Michele Guido (Aradeo, Lecce, 1976) vive e lavora a Milano, dove si è trasferito nel 1997 per studiare presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Contemporaneamente al periodo di formazione nel 1999 è stato selezionato per una residenza/studio presso il Centro T.A.M. Diretto da Eliseo Mattiacci, e nel 2003 l’anno dopo aver conseguito il diploma in Accademia ha frequentato il master in Landscape Design. Dal 2001 al 2007, ha avuto uno studio presso la Casa degli Artisti a Milano, dove ha organizzato con Jole de Sanna e Hidetoshi Nagasawa la conferenza “Discussione Aperta: il Concetto di MA” – concetto che nel mondo orientale indica un passaggio, un intervallo di spazio-tempo. Questi elementi convergono in modo decisivo sulla genesi del suo lavoro che si manifesta in pratiche come la sezione degli elementi vegetali e la stratificazione del disegno per ricavare l’elemento modulare che appartiene all’impianto genetico delle piante. Le sue indagini multidisciplinari si sviluppano in progetti più complessi, i “garden project”, basati sulle analogie formali tra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, tra l’origine geografica delle piante e il loro rapporto con la cultura di quei luoghi, tra la biodiversità, l’antispecismo e i cicli legati al seme-pianta-frutto-seme, in collaborazione con le banche dei semi.

I progetti di Michele Guido sono stati esposti in diversi luoghi pubblici e privati: Mattatio, Roma | Casa degli Artisti, Milano | ZACentrale, Palermo | Fondazione Merz, Torino, Meteorite in Giardino 10 | Museo MACTE, Termoli | Museo della Ceramica, Savona | Palazzo Oneto, Palermo, Manifesta12 | Museo della Ceramica Monteupo F. (FI) | Palazzo Borromeo, Milano | Museo Carlo Zauli, Museo MIC, Faenza | Lia Rumma Gallery, Napoli| ZonaMacoSur, Città del Messico | Museo Camusac, Cassino | Accademia di San Luca, Roma.

Tra le mostre personali nella galleria Z2O Sara Zanin Gallery di Roma: taphrina deformans garden project, 2021| il tesoro di atreo garden project, 2015 con Hidetoshi Nagasawa | 02.02.13 garden project, 2013 | z2o garden project, 2009.

Nel 2020 riceve il premio PAC2020 - Piano per l’Arte Contemporanea e quello per artisti del Museo della Ceramica di Savona Museo Carlo Zauli, Faenza | nel 2010 il Premio Rotary Brera Christian Marinotti Museo Carlo Zauli, Faenza | nel 2008 il II Premio per la Scultura dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Tra le residenze: “mudfulness - terre a dimora”, Museo Carlo Zauli, Faenza; “work” presso la Casa degli Artisti di Milano | “Grand tour en Italie” all’interno di M12 Palermo | Umana Natura, visiting professor Hidetoshi Nagasawa | Made in Filandia, Pieve a Presciano (Arezzo).

Alcuni dei suoi lavori sono conservati presso: Museo del Novecento, Milano | Museo Carlo Zauli, Faenza | PAV - Parco Arte Vivente, Torino | Museo della Ceramica, Savona | Collezione Maramotti, Reggio Emilia | Museo della Ceramica Montelupo Fiorentino (FI) | Collezione Bulgari, Roma | Collezione Cerasi, Roma | Fondazione Plart, Napoli.

“Negli ultimi tempi il suo percorso di lavoro si è precisato intorno al tema del giardino
come momento che coniuga l’elemento naturale con l’impronta mentale.
Attraverso diversi mezzi e materiali realizza opere in cui emerge il rapporto fra architettura, storia e immagini della natura”. (Laura Cherubini)

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